Movimento Destra Nazionale

Mi ritrovo con le idee del Movimento Destra Nazionale. La famiglia è importante per noi donne sempre più impegnate con il lavoro. Non dobbiamo mai dimenticare che l'Italia è un paese stupendo di cittadini meravigliosi ma che, nel buonismo di una sinistra accogliente sempre e comunque, con più difficoltà trovano modo di credere in una classe politica attenta al consenso ed all'esposizione mediatica, confusa nel delineare strategie e azioni orientate alla crescita economica e di attenzione ai veri problemi sociali. Il movimento Destra Nazionale, facendo proprio il tesoro di un pensiero nazionalista, delinea un tracciato che sembra smarrito attento ai valori fondamentali della nostra nazione.

Credo che la nostra nazione abbia la necessità di qualificare la futura classe dirigente con giovani uomini e donne preparate e in grado di affrontare le nuove sfide di una globalizzazione in crescita. Ma essere studenti universitari residenti lontani dagli atenei universitari prestigiosi a volte è difficile se non impossibile. I costi della vita in una grande città sono elevati, sono numerose le difficoltà che quotidianamente uno studente deve affrontare e risolvere. Manca una vera strategia di promozione delle eccellenze e l'Italia è penalizzata da questo. La classe politica proclama interventi a favore di scuole ed università ma la forma verbale è sempre la stessa: faremo, troveremo, andremo, daremo. Il momento di agire è drammaticamente arrivato e ritengo necessario una svolta con progetti ed azioni che affondano le basi nelle radici profonde della destra ma che siano attuali ed attente ai cambiamenti della società moderna.

L'educazione e l'istruzione, diritto sancito dalla Carta Costituzionale, da anni è oggetto di "equilibrismi" di una sinistra becera che, come unico risultato, ha ottenuto consensi di voti a discapito della qualità e della meritocrazia cannibalizzata in nome di una tutela dei lavoratori. Quale tutela? quale meritocrazia? I docenti sono precipitati a livelli sociali minimi ed in Europa all'ultimo posto nella graduatoria di importanza e di trattamento economico. Chi ci governa ha pensato di dividere il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) in MI-MUR (Ministero Istruzione e Ministero dell'Università e della Ricerca) nel classico gioco di dividi ed impera non cogliendo l'importanza strategica dell'educazione e della formazione e di chi è chiamato ad essere riferimento educativo per i nostri giovani. Vorrei che una nuova destra, con nuove idee ed entusiasmo, potesse porre fine a questo paradosso dove si dichiara che l'istruzione è fondamentale ma che, di fatto, si prediligano logiche umilianti per una classe di professionisti chiamati a creare il futuro della nostra nazione.